- A grandi passi verso l’orgasmo! –
Riprendiamo dalla lezione 8 e possiamo cominciare subito:
Come detto nel precedente post, prendetevi 40 minuti, un’ora circa, telefoni e cellulari spenti.
Disponetevi senza indumenti comodamente sul letto, nella posizione che preferite, supine, prone o su un fianco. Per le donne che hanno difficoltà ad accendere il processo del desiderio e dell’eccitazione potrà invece essere utile indossare della biancheria intima che giudicano intrigante o accomodarsi in una stanza diversa dalla camera da letto, come la cucina o il salotto, in modo da percepire l’esercizio come più sottilmente “trasgressivo”.
Praticate un po’ di respirazione profonda e, se sentite che siete tese o in ansia, fate un bagno o una doccia calda prima di proseguire,
Percorrete con gli occhi della mente la vostra fantasia fino a quando percepite che sia il corpo che la mente stanno provando eccitazione. Iniziate allora ad accarezzare il corpo nelle parti che trovate più gradevoli al tatto, ad esempio le braccia, il seno, l’interno delle cosce.
Se lo trovate piacevole potete far scorrere lentamente la pelle contro le lenzuola o le coperte del letto. Se accarezzarvi vi distende o vi dà piacere, potete indugiare quanto volete in questa pratica, mentre continuate a seguire la vostra fantasia erotica.
Per fondere meglio le carezze con la fantasia potreste anche pensare che in realtà sia un uomo a sfiorarvi.
E’ possibile che dare piacere al vostro corpo renda più difficile seguire la fantasia in modo fluido e coerente. Se vi accade questo, non ha nessuna importanza: utilizzate i frammenti di fantasia che riuscite a seguire, senza imporvi di immaginare un filmato precisamente costruito.
Passate ora a stimolare direttamente gli organi genitali. Se sentite ansia o altre emozioni che vi ostacolano, respirate profondamente, in modo da scioglierle progressivamente.
Se nelle vostre abituali pratiche autoerotiche siete solite utilizzare stimolazioni indirette dei genitali, potrete includerle in questo esercizio. Se, ad es. gradite stringere le gambe, premere o sfregare i genitali contro qualcosa, lo potrete certamente fare.
Alternate però queste vostre abitudini con la stimolazione diretta dei genitali.
Mentre seguite la vostra fantasia, accarezzate quindi i peli del pube, cioè il monte di Venere e prestate attenzione ai diversi gradi di piacevolezza che vi produce la stimolazione delle diverse zone del vostro organo sessuale: le grandi labbra, le piccole labbra, l’apertura vaginale e quella uretrale, il clitoride.
Passate delicatamente a stimolare ognuna di queste parti osservando le differenze nelle vostre sensazioni.
Se vi risulta gradevole, potete anche immaginare che sia l’uomo della vostra fantasia a toccarvi.
Soffermatevi in particolare sul clitoride, il punto che la maggior parte delle donne riconosce come il più piacevole da stimolare.
Introducete poi un dito nella vagina, osservando le sensazioni che ciò vi suscita. Provate a ruotarlo e a muoverlo avanti e indietro lentamente. Fate qualche esercizio di Kegel ed osservate come variano le vostre sensazioni.
Potrebbe anche essere piacevole immaginare che il vostro dito, in realtà, sia il pene dell’uomo che state immaginando.
(Posso suggerire anche l’uso di un vibratore che facilita la concentrazione sulla propria fantasia erotica. Ma attenzione! Non usate quegli attrezzi a forma di fallo azionati da una batteria perché le vibrazioni non sono abbastanza intense, bensì tutti quei meravigliosi stimolatori clitoridei di varie forme: paperetta, mouse…facilmente reperibili anche on line)
Se avete la sensazione che la stimolazione vi stia portando all’orgasmo, fermatevi assolutamente un attimo prima di raggiungerlo, e riprendete a regolare il livello dell’eccitazione, diminuendo e poi ancora aumentando.
Se siete stanche di stimolarvi direttamente, potete accarezzare la superficie del corpo mentre vi concentrate maggiormente sulla vostra fantasia erotica.
Riprendete poi a stimolarvi direttamente, ricordando che l’obiettivo dell’esercizio è imparare a giocare con il piacere: fondere fantasie e sollecitazione del corpo, imparare a regolare il volume dell’eccitazione, conoscere meglio quali tipi di stimolazione sono più adatti al vostro gusto.
Un suggerimento che facilita la buona riuscita può essere la simulazione dei movimenti dell’orgasmo. Potreste sentirvi un po’ imbarazzate o ridicole nel farlo; pazienza, è per un buon fine e quindi vale la pena provarci:
durante l’esercizio
-agitate fortemente il bacino come per ricercare una stimolazione più intensa e contraete le gambe e le braccia
-ansimate e gemete in modo forte e chiaro
-respirate più rapidamente e profondamente in modo irregolare
-invitate con la voce il vostro partner immaginario a darvi più piacere
Vedrete che con un po’ di pratica svaniranno sia l’imbarazzo o la vergogna nei confronti di voi stesse!
Spero che questo esercizio sia andato bene.
DEDICATO ALLE DONNE FINO A 99 ANNI, è questa una modalità straordinariamente importante e creativa per conoscere se stesse, per sapere come funzionano il corpo e la mente, imparare a metterli d’accordo con armonia nel rispetto dei propri personalissimi tempi.
Il prossimo post, che sarà il decimo e ultimo sarà dedicato alla ricerca attiva dell’orgasmo.
Riprendiamo dalla lezione 8 e possiamo cominciare subito:
Come detto nel precedente post, prendetevi 40 minuti, un’ora circa, telefoni e cellulari spenti.
Disponetevi senza indumenti comodamente sul letto, nella posizione che preferite, supine, prone o su un fianco. Per le donne che hanno difficoltà ad accendere il processo del desiderio e dell’eccitazione potrà invece essere utile indossare della biancheria intima che giudicano intrigante o accomodarsi in una stanza diversa dalla camera da letto, come la cucina o il salotto, in modo da percepire l’esercizio come più sottilmente “trasgressivo”.
Praticate un po’ di respirazione profonda e, se sentite che siete tese o in ansia, fate un bagno o una doccia calda prima di proseguire,
Percorrete con gli occhi della mente la vostra fantasia fino a quando percepite che sia il corpo che la mente stanno provando eccitazione. Iniziate allora ad accarezzare il corpo nelle parti che trovate più gradevoli al tatto, ad esempio le braccia, il seno, l’interno delle cosce.
Se lo trovate piacevole potete far scorrere lentamente la pelle contro le lenzuola o le coperte del letto. Se accarezzarvi vi distende o vi dà piacere, potete indugiare quanto volete in questa pratica, mentre continuate a seguire la vostra fantasia erotica.
Per fondere meglio le carezze con la fantasia potreste anche pensare che in realtà sia un uomo a sfiorarvi.
E’ possibile che dare piacere al vostro corpo renda più difficile seguire la fantasia in modo fluido e coerente. Se vi accade questo, non ha nessuna importanza: utilizzate i frammenti di fantasia che riuscite a seguire, senza imporvi di immaginare un filmato precisamente costruito.
Passate ora a stimolare direttamente gli organi genitali. Se sentite ansia o altre emozioni che vi ostacolano, respirate profondamente, in modo da scioglierle progressivamente.
Se nelle vostre abituali pratiche autoerotiche siete solite utilizzare stimolazioni indirette dei genitali, potrete includerle in questo esercizio. Se, ad es. gradite stringere le gambe, premere o sfregare i genitali contro qualcosa, lo potrete certamente fare.
Alternate però queste vostre abitudini con la stimolazione diretta dei genitali.
Mentre seguite la vostra fantasia, accarezzate quindi i peli del pube, cioè il monte di Venere e prestate attenzione ai diversi gradi di piacevolezza che vi produce la stimolazione delle diverse zone del vostro organo sessuale: le grandi labbra, le piccole labbra, l’apertura vaginale e quella uretrale, il clitoride.
Passate delicatamente a stimolare ognuna di queste parti osservando le differenze nelle vostre sensazioni.
Se vi risulta gradevole, potete anche immaginare che sia l’uomo della vostra fantasia a toccarvi.
Soffermatevi in particolare sul clitoride, il punto che la maggior parte delle donne riconosce come il più piacevole da stimolare.
Introducete poi un dito nella vagina, osservando le sensazioni che ciò vi suscita. Provate a ruotarlo e a muoverlo avanti e indietro lentamente. Fate qualche esercizio di Kegel ed osservate come variano le vostre sensazioni.
Potrebbe anche essere piacevole immaginare che il vostro dito, in realtà, sia il pene dell’uomo che state immaginando.
(Posso suggerire anche l’uso di un vibratore che facilita la concentrazione sulla propria fantasia erotica. Ma attenzione! Non usate quegli attrezzi a forma di fallo azionati da una batteria perché le vibrazioni non sono abbastanza intense, bensì tutti quei meravigliosi stimolatori clitoridei di varie forme: paperetta, mouse…facilmente reperibili anche on line)
Se avete la sensazione che la stimolazione vi stia portando all’orgasmo, fermatevi assolutamente un attimo prima di raggiungerlo, e riprendete a regolare il livello dell’eccitazione, diminuendo e poi ancora aumentando.
Se siete stanche di stimolarvi direttamente, potete accarezzare la superficie del corpo mentre vi concentrate maggiormente sulla vostra fantasia erotica.
Riprendete poi a stimolarvi direttamente, ricordando che l’obiettivo dell’esercizio è imparare a giocare con il piacere: fondere fantasie e sollecitazione del corpo, imparare a regolare il volume dell’eccitazione, conoscere meglio quali tipi di stimolazione sono più adatti al vostro gusto.
Un suggerimento che facilita la buona riuscita può essere la simulazione dei movimenti dell’orgasmo. Potreste sentirvi un po’ imbarazzate o ridicole nel farlo; pazienza, è per un buon fine e quindi vale la pena provarci:
durante l’esercizio
-agitate fortemente il bacino come per ricercare una stimolazione più intensa e contraete le gambe e le braccia
-ansimate e gemete in modo forte e chiaro
-respirate più rapidamente e profondamente in modo irregolare
-invitate con la voce il vostro partner immaginario a darvi più piacere
Vedrete che con un po’ di pratica svaniranno sia l’imbarazzo o la vergogna nei confronti di voi stesse!
Spero che questo esercizio sia andato bene.
DEDICATO ALLE DONNE FINO A 99 ANNI, è questa una modalità straordinariamente importante e creativa per conoscere se stesse, per sapere come funzionano il corpo e la mente, imparare a metterli d’accordo con armonia nel rispetto dei propri personalissimi tempi.
Il prossimo post, che sarà il decimo e ultimo sarà dedicato alla ricerca attiva dell’orgasmo.